comunicato stampa Gennaio 2012 AF Produzioni è lieta di presentare “Fermate Superman!”, l’atteso ultimo cortometraggio di Antonio Fabbrini. Eccezionalmente verranno pubblicati i commenti degli spettatori che hanno assistito alla proiezione di prova, questo per ripagare la tenacia di tutti coloro che hanno atteso con pazienza il nuovo lavoro di Antonio. La proiezione di prova, effettuata privatamente davanti ad un pubblico limitato, serve a testare un film ed è assolutamente necessaria; è un test di conferma che aiuta a determinare se il film suscita i risultati attesi. Ecco alcuni commenti in anteprima: Sono rimasto fulminato da questo film che, se l'avesse girato l'amico Quentin, sarebbe assurto a capolavoro! La tensione è sempre alta, le battute sono elettrizzanti e i dialoghi del film, chiari e illuminanti, si propongono come interruttori di lampade alogene che rischiarano con energia i nostri punti oscuri”. - Paolo C. (elettricista) Gli ingredienti del film sono pochi ma dosati bene e mi pare che il susseguirsi dei momenti narrativi dia al film un registro gastronomico. Fabbrini dimostra di avere la pasta per riuscire a guarnire la sceneggiatura con la polpa della narrazione e, grazie anche ad una sapiente brasatura, il film non risulta sciocco. Forse occorreva una maggiore amalgama negli ingredienti, comunque tutto fa brodo anche se la ciliegina sulla torta è data dal finale”. - Lorenzo T. (cuoco) La regia è un continuo crescendo: un’erezione che sale di qualità e intensità e si accoppia benissimo alla storia fino al culmine dell’azione. Poi, il ritmo cala vistosamente e la trama rallenta, ma la regia e il montaggio si adeguano senza abbassare la qualità del girato. Non mi aspettavo un prestazione così eccitante e devo ammettere che a posteriori il film è molto provocante specie se si osservano le performances degli attori. Per realizzare un film così ci vogliono le palle quadrate. Consiglio a tutti di vederlo ma metterei un bollino rosso per i minori di 18 anni”. - Marco R. (attore di film porno). Parto col dire che avevo già avuto modo di apprezzare Antonio Fabbrini alla regia vedendo “Il miracolo del latte”. Beh l'impressione che ho avuto allora non è stata smentita. Mi piace come Fabbrini intavola e mette a filo gli attori, come pialla le proprie idee fino a che non siano ben levigate. Con “Il miracolo”, Fabbrini era riuscito in una serie di incastri felici; con questo nuovo film, stuccate alcune crepe, ha saputo incollare gli attori alla narrazione, aggiungendo regoli, piani e montanti, rifinendo le angolature acute tanto da farne risultare un pezzo unico con piacevole continuità. Gli intagli sono tutti particolarmente efficaci e utili alla trama del film”.   - Riccardo F. (falegname). HOME Il miracolo del latte Un fisico statuario Troppe papere nel laghetto